La resistenza

La resistenza è un componente elettronico che agisce come un freno, causando una riduzione della corrente elettrica in circolazione. Viene utilizzata per mantenere i circuiti elettronici sotto controllo, o per causare cadute di tensione. Grazie alla resistenza si limitano le correnti per impedire che danneggino componenti delicati come i transistor, oppure si riducono le tensioni ai valori necessari per il corretto funzionamento dei circuiti. Il valore della resistenza si esprime in ohm.
Ci sono due tipi di resistenze: fisse e variabili.
Le resistenze fisse sono caratterizzate da un valore costante espresso spesso con un codice di colori oppure è serigrafato sul corpo del componente.
resistenzaLe bande di colore che esprimono il valore della resistenza possono essere 4 o 5 vanno lette da sinistra a destra prestando attenzione che la banda più distante dalle altre si trovi a destra e indica la tolleranza della resistenza.
La resistenza consuma energia che viene dissipata sotto forma di calore, alcune resistenze di elevata potenza vengono montate con delle alette di raffreddamento o addirittura hanno un piedino a molla saldato con una lega particolare che fonde quando la resistenza si surriscalda, in questo modo il circuito si apre evitando ulteriori danni.
Le resistenze variabili dette anche potenziometri, hanno una manopola che consente di variare il valore ruotando una manopola o spostando un cursore, il volume di alcune radio è appunto pilotato da una resistenza variabile. Il valore dei potenziometri viene serigrafato sul corpo del componente a volte in maniera bizzarra, ad esempio 4K5 indica un valore di 4,5 KiloOhm.
Un particolare tipo di resistenze sono le fotoresistenze, si tratta in pratica di resistenze variabili il cui valore non è controllato da apparati meccanici ma dalla quantità di luce, un tipico utilizzo di questi componenti sono gli interruttori crepuscolari, quelli che accendono le luci di al calare della sera.