Le misure elettriche

A volte è facile confondere le grandezze delle misurazioni elettriche ed elettroniche, un ottimo parallelo che fa capire le varie grandezze è quello idraulico. La tensione misura la differenza di potenziale tra due punti e si esprime in volt simbolo V, detta in questa maniera rimane qualcosa di astratto ma se facciamo un parallelo tutto potrebbe diventare più facile: supponiamo di avere due vasi collegati con un tubo sul quale è installato un rubinetto, uno di questo vasi è pieno l’altro è vuoto, quando il rubinetto è aperto l’acqua fluisce da un vaso all’altro possiamo dire che tra il vaso pieno e quello vuoto c’è una differenza di livello, espresso in termini elettrici si ha una differenza di potenziale. In termini elettrici in un punto c’è un certo quantitativo di cariche elettriche maggiore che in un altro il collegamento tramite un filo o la chiusura di un interruttore fa si che le cariche passano da un punto all’altro, così come per l’acqua possiamo misurare in cm la differenza di livello, per l’elettricità possiamo misurare in volt la differenza di cariche. Una volta aperto il rubinetto l’acqua passerà da un vaso all’altro e lo farà tanto più velocemente quanto maggiore sarà il diametro del tubo il flusso d’acqua in circolazione è la corrente (immaginiamo un fiume) la stessa cosa vale per la corrente elettrica che viene misurata in ampere A. Volendo continuare il nostro parallelo idraulico; a seconda del diametro del tubo l’acqua incontrerà più o meno resistenza al passaggio, in termini elettrici la bontà del collegamento o la sua lunghezza oppongono un resistenza al passaggio della corrente la quantità di resistenza opposta si misura in ohm Ω. Così come l’acqua fluisce dal vaso pieno a quello vuoto la corrente va dal punto di maggior potenziale, indicato come polo positivo +, a quello a minor potenziale -. La quantità di carica trasportata dalla corrente elettrica si misura in coulomb C, un coulomb è la quantità di carica trasportata da una corrente di un ampere in un secondo, siccome i secondi e i multipli sono delle grandezze troppo piccole per le misurazioni comuni al loro posto si usa l’ampere/ora simbolo Ah che à la quantità di carica trasmessa in un’ora. Sulle pile ricaricabili ma in generale su tutti gli accumulatori la capacità viene espressa in ampere/ora o multipli, ad esempio una pila con capacità di 1000 mAh sarà capace di fornire una corrente di 1000 mA per un’ora. Quando la corrente attiva un motore elettrico un circuito, elettronico, una lampadina, compie un lavoro, misurato nell’unità di tempo ci dà la potenza che si misura in watt W, i watt che vengono indicati sugli apparecchi elettrici ed elettronici indicano la potenza necessaria al corretto funzionamento o il massimo assorbimento di potenza. Corrente e tensione possono essere continue o alternate, le continue sono quelle che vengono fornite dalle pile o tipi particolari di generatori come le dinamo, oppure dagli alimentatori, che in realtà raddrizzano le alternate. I poli sono identificati univocamente e non cambiano, nelle correnti alternate il poli cambiano in continuazione invertendo il verso di circolazione della corrente, questa inversione viene fatta a cicli costanti la frequenza di inversione si misura in Hertz, per la tensione domestica l’inversione avviene 50 volte al secondo, ecco perché sull’etichetta di molte apparecchiature si trova la scritta 220 Volt 50 Hz. Vi sono molte altre misure elettriche quali la capacità , non è scopo di questo articolo elencarle e nemmeno è possibile farlo in un solo articolo, sono state illustrate le misure più comuni che è facile trovare sulle etichette delle varie apparecchiature.